Si è costituito a Caltanissetta, su iniziativa di attivisti sindacali di CUB Scuola e COBAS Scuola della Formazione Professionale, il coordinamento delle forze sindacali di base del settore. Il coordinamento di Base vuole essere la casa comune dei lavoratori della Formazione Professionale

· La Formazione è uno strumento sociale di crescita della cultura della professionalità della cittadinanza di tutti, quindi è una cosa PUBBLICA , I finanziamenti sono di origine PUBBLICA, la gestione della Formazione Professionale deve essere coerentemente affidata ad una struttura PUBBLICA. Non generalizziamo il giudizio negativo sugli Enti, sapendo che esistono realtà che hanno e operano correttamente, ma riteniamo necessario fermare le mire speculative che attirano le ingenti somme dei finanziamenti, e dare: stabilità al personale, certezze agli utenti, trasparenza e correttezza di gestione ad un utile strumento di crescita professionale e culturale.

Per fare della Formazione Professionale un BENE COMUNE e non più una CA$$A COMUNE.

martedì 30 aprile 2013

E CONTINUANO A CHIAMARLA RAPPRESENTANZA E DEMOCRAZIA!



Mentre Napoletano benedice il nuovo governo Letta, ancora sostenuto dagli stessi partiti che avevano tenuto bordone al precedente, col compito di proseguire le medesime politiche economiche e sociali devastanti, sul versante sindacale Cgil, Cisl, Uil e Confindustria continuavano imperterrite a infierire sui diritti e sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici.
E la Cgil, in vena di prodezze, superava se stessa.
Infatti, prima fingeva di essere contraria all’intesa-capestro sulla “produttività” raggiunta da Cisl, Uil e Confindustria in novembre (una valanga di flessibilità scaricata sui lavoratori peggiorando il contratto nazionale, in particolare riguardo all’orario di lavoro e all’organizzazione dei turni).
Ora decide di firmare trionfante quella medesima intesa-capestro, spacciando la detassazione al 10%, prevista dalla legge per la quota di salario dovuta alla “produttività“, come il toccasana della miseria salariale, in cui ci si dibatte da qualche decennio e oggi più che mai.
In più, il suo Comitato direttivo nazionale ha dato mandato alla signora Camusso, di unirsi a Cisl, Uil e Confindustria per apporre un’altra firma, stavolta sull’accordo interconfederale “per la rappresentanza e la democrazia”, che farà le sue prime vittime proprio con gli accordi aziendali e territoriali sulla “produttività”.
Questo accordo interconfederale è un capolavoro diabolico di “rappresentanza” e di “democrazia”, appunto, perché prevede che, per partecipare alle elezioni di RSU, si dovrà dichiarare di rinunciare all’esercizio del diritto di sciopero su materie disciplinate da accordi approvati col solo 51% dei rappresentanti sindacali in azienda, senza che sia nemmeno obbligatorio il ricorso al referendum.
Il “bello” di questa storia è che in quel Comitato Direttivo i dirigenti Cgil hanno votato tutti compatti - anche il “barricadiero” Landini della Fiom- a favore di questo “porcellum” sindacale.
E’ chiaro che questa regola forcaiola è finalizzata non solo a cancellare il diritto del sindacalismo di base di partecipare alla costituzione delle RSU, ma anche a stroncare l’attività delle componenti dissidenti e ribelli di RSU facenti capo alla stessa Fiom (vengono in mente i delegati di questo sindacato in fabbriche della provincia di Bergamo, come la SAME, o nella PIAGGIO di Pontedera), mettendole fuori gioco prima che possano rafforzarsi e diffondersi come alternativa a un sindacalismo sempre più disponibile a stare dalla parte dei padroni.
Cosa c’entri questa regola con la libertà sindacale e col libero esercizio del diritto di sciopero
- con gli articoli 39 e 40 della Costituzione- ce lo spiegherà di certo il segretario generale della Fiom in una delle sue arringhe a “Ballarò” o delle sue interviste al quotidiano “il manifesto”!
Ai lavoratori e ai sindacati di base ,il compito di contrastare con tutti i mezzi dovuti questo golpe interconfederale, inteso ad imporre la dittatura di Cgil-Cisl-Uil, e promuovere al contrario una legge sulla rappresentanza: democratica,plurale, costituzionale.
Roma 30.4.2013 CONFEDERAZIONE COBAS

lunedì 29 aprile 2013

RINVIATO IL TAVOLO TECNICO DEL 30/04/2013 AL 06/05/2013



A causa di impegni istituzionali sopravvenuti, la riunione, inizialmente prevista per giorno 30/04/2013 ore 15 è rinviata per il giorno 06/05/2013, alle ore 11.00 stesso odg.


                                                                                   f.to IL DIRIGENTE GENERALE ad interim
(Avv. Anna Rosa Corsello)

domenica 28 aprile 2013

E' PROBABILE CHE NE DOVREMO PARLARE - SPESSO RITORNANO -


FRONTE UNITARIO DI TUTTI I LAVORATORI

COME PREVEDIBILE E SECONDO L'ORMAI CONSUETO RITO CGIL - CISL - UIL  - VOGLIONO ESCLUDERE DAL PERCORSO DI RIFORMA I SINDACATI DI BASE E I LAVORATORI AUTORGANIZZATI.- E  DIVIDERE I LAVORATORI .

DIVENTA SEMPRE PIU' URGENTE CREARE LIBERE ASSEMBLEE AUTOGESTITE AL DI FUORI DEGLI SCHIERAMENTE SINDACALI  PER FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE DIRETTA .
OPPONIAMOCI A  CHI DIFENDE SOLO GLI INTERESSI DEGLI ENTI - E  ASPIRA  A DIVENTARE  NUOVO GESTORE DEL SETTORE - 

CONTRAPPONIAMO UN FRONTE UNICO DEI LAVORATORI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN SICILIA. -

CHIEDIAMO CHE AI LAVORATORI TUTTI SIA GARANTITO IL DIRITTO  DI ESSERE PROTAGONISTI DIRETTI DEL LORO DESTINO .

RICHIESTA URGENTE INCONTRO CON IL PRESIDENTE REGIONE SICILIA E ASSESSORE ALLA FORMAZIONE


mercoledì 24 aprile 2013

Enti sospendete i licenziamenti - nota DG su circolare 10/1994


Finalmente!!! la nota del DG sulla circolare 10/94 riapre uno spiraglio.

L'abbiamo chiesta in tutte le occasioni all'Assessore, e ancora prima che fosse emanata la nota del DG , prontamente e in solitudine visto che non ci risultano analoghe iniziative , abbiamo chiesto al primo Ente, che ci comunicava l'avvio delle procedure di Licenziamento Collettivo , di attenersi al CCNL e alle norme regionali in tutela dei lavoratori della Formazione Professionale leggi nostro comunicato all'Ente
Ora si apre un'altra fase di lotta per la difesa del diritto al lavoro : crediamo e continueremo a spenderci per creare fronti unitari dei lavoratori, forti della consapevolezza che i lavoratori chiedono difesa sindacale oltre le sigle di appartenenza, oltre le passerelle mediatiche.
Continueremo a difendere e sostenere la nostra proposta di riforma verso un sistema interamente gestito da un soggetto pubblico, dove le risorse professionali dei lavoratori vengano realmente utilizzate e valorizzate, per una formazione professionale che nel rispetto del diritto di cittadinanza di tutti diventi un "bene comune e non più una ca$$a comune" .
Nessun lavoratore della Formazione Professionale doveva o deve essere licenziato, chiediamo con forza un intervento chiaro che consenta il recupero al lavoro di tutti.  Il dissesto, il fallimento, l'inaffidabilità degli Enti non l'hanno causata i lavoratori , che invece continuano a pagare colpe che non hanno.
Mesi di CIGD e di ritardo delle spettanze dovute e non ancora percepite oltre al 20% ad integrazione della CIGD non ancora erogate, hanno dissanguato i lavoratori e le loro famiglie. Non si possono ancora chiedere sacrifici, la strada della riforma, se veramente la si vuole, deve passare attraverso l'attivazione di tutti i meccanismi finanziari e legislativi idonei a garantire che non siano sempre i lavoratori a pagare.
Ora Basta!!!! non vorremmo arrenderci alla ormai troppo frequente verità storica " cambiare tutto per non cambiare niente " .




 
,

sabato 20 aprile 2013

Il no del M5S al rifinanziamento dell’Avviso 20 - formazione professionale sicilia

Il no del M5S al rifinanziamento dell’Avviso 20 - formazione professionale sicilia

La lotta e' ancora dura - METTIAMO IN PRESSIONE LE CALDAIE - PRONTI A PARTIRE


 RIESUMANO L'AVVISO 20 ?

Arroganza  strapotere ecco ancora padroni vecchi e nuovi che pronti ad arraffare sulla formazione professionale, la lotta è ancora dura .

La Politica, i vecchi schieramenti di partito - gli stessi che hanno mangiato la formazione - ora passano al contattacco, tutto prevedibile nessuna meraviglia - ancora piu forte ripetiamo :
 

La Formazione è uno strumento sociale di crescita della cultura della professionalità della cittadinanza di tutti, quindi è una cosa PUBBLICA , I finanziamenti sono di origine PUBBLICA, la gestione della Formazione Professionale deve essere coerentemente affidata ad una struttura PUBBLICA. Non generalizziamo il giudizio negativo sugli Enti, sapendo che esistono realtà che hanno e operano correttamente, ma riteniamo necessario fermare le mire speculative che attirano le ingenti somme dei finanziamenti, e dare: stabilità al personale, certezze agli utenti, trasparenza e correttezza di gestione ad un utile strumento di crescita professionale e culturale.
Per fare della Formazione Professionale un BENE COMUNE e non più una CA$$A COMUNE.




riscontri procedure politiche attive